Descrizione
“Bisogna pensare al post-punk non come a un genere musicale, ma come a uno spazio di possibilità dal quale sono emersi nuovi generi – goth, industrial, synthpop, mutant disco eccetera”, afferma Simon Reynolds nell’intervista a se stesso che chiude doverosamente questo volume.
L’autore di “Postpunk” (Isbn Edizioni 2006) ci invita a entrare nel laboratorio di quel monumentale racconto di una delle epoche più avventurose della musica rock, tra il 1978 e il 1984, mettendo a disposizione una trentina di interviste che hanno rappresentato il cuore del suo lavoro. Tra queste le testimonianze Green Garthside degli Scritti Politti, David Byrne dei Talking Heads, Ari Up delle Slits e di John Peel, il dj della Bbc.
Lontano da qualsiasi nostalgia, ai lettori di oggi Reynolds indica l’energia e la dimensione di avventura culturale che ebbe quella scena, dando a tutti un’opportunità in più per capire non “come eravamo”, ma “chi siamo, oggi”.
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